SS Vergine Maria, poesie e testi sacri 




Ti saluto, Signora santa, regina santissima,
Madre di Dio, Maria, che, sempre Vergine,
eletta dal santissimo Figlio diletto
e con lo Spirito Santo consacrata.
Tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia
e ogni bene,
Ti saluto, suo palazzo,
Ti saluto, sua tenda,
Ti saluto, sua casa,
Ti saluto, suo vestimento,
Ti saluto, sua ancella,
Ti saluto, sua Madre.
E saluto voi tutte sante virtù che, per grazia e lume dello Spirito santo,
siete infuse nei cuori dei fedeli affinché li rendiate da infedeli, fedeli a Dio.

Francesco d'Assisi (1182-1226)







O gloriosa Donna
per lo cui amor io canto;
la notte il giorno per tù amor canto
poichè nel cor m'hai acceso 'l foco
del tuo amor che tutto mi dispiace.

Bianco di Santi da Siena (1350-1410)







Stella del nostro mar chiara e secura,
che 'l sol del paradiso in terra ornasti
del mortal sacro manto, anzi adombrasti
col vel virgineo tuo sua luce pura;
chi guarda il gran miracol, più non cura
del mondo vile, e i vani empi contrasti
sdegna dell'oste antico, poi ch'armasti
d'invitta alta virtù nostra natura.
Veggio il figliol di Dio nudrirsi al seno
d'una vergine madre, ed ora insieme
risplender con la veste umana in cielo.
Onde là su nel sempre bel sereno
al beato s'accende il vivo zelo,
al fedel servo qui la cara speme.

Vittoria Colonna (1490-1548)







Vergine, bench'io sia di terra e frale,
e tu sola del cielo alta regina,
benigna alquanto le tue luci inchina
e risguarda qual sia quanto il mio male.

Già di morte il pungente orrido strale
ver me si avventa, e l'anima meschina
grida, e n'anzi a tuoi piedi umil s'inchina
che la scampi del colpo aspro e mortale.

Non voler che 'l nimico abbia vittoria
di tua serva fedel, contrita umile,
ma di te sia 'l trionfo e la tua gloria.

Cangia in altro miglior mio antico stile,
e abbi alfin di me salda memoria
quand'a uscir di questo carcer vile.

Matraini Chiara (1514-1597)







O Donna da tutti e sopra tutti benedetta!
Tu sei l'onore e la difesa del genere umano;
tu sei la Madre di Dio;
tu la signora dell'universo,
la regina del mondo.
Tu sei la perfezione dell'universo
e il decoro della Santa Chiesa;
tu tempio di Dio;
tu giardino di delizie;
tu porta del cielo, letizia del Paradiso
e gloria ineffabile del sommo Dio;
veramente è balbettando
che cantiamo le tue lodi e le tue bellezze.
Supplisci con la tua bontà
alle nostre insufficienze.

S. Bernardino da Siena (1380-1444)







Diva, il cui Figlio del gran Padre è Figlio,
rimira queste vie fallaci e torte
e i vani errori, onde si corre a morte,
al danno eterno e all'etemo esiguo.
E soccorri pietosa al mio periglio,
prima ch'io giunga alle tartaree porte,
e luce impetra a le mie dubbie
scorte a chi fonte è di luce e di consiglio.
Tal ch'ogni via, ch'a precipizio è volta,
e ciò ch'al ben creato umana mente
piega o converte, di fuggire impari.
Deh, riguarda il mio pianto e i voti ascolta;
sì mi vedrai pien d'umiltà sovente
celebrar le tue laudi a' sacri altari.

Torquato Tasso (1544-1595)







INNO DI SANTA MARIA

Ave generosa,
gloriosa
et intacta puella,
tu pupilla castitatis,
tu materia sanctitatis,
quae Deo placuit.
Nam haec superna infusio
in te fuit,
quod supernum verbum
in te carnem induit.
Tu candidum lilium,
quod Deus ante omnem
creaturam inspexit.
O pulcherrima
et dulcissima,
quam valde Deus in te
delectabatur!
Cum amplexione caloris sui
in te posuit ita quod fìlius eius
de te lactatus est.
Venter enim tuus
gaudium habuit,
cum omnis coelestis symphonia
de te sonuit,
quia, virgo, fìlium Dei portasti
ubi castitas tua in Deo claruit.
Viscera tua gaudium
habuerunt,
sicut gra.men super quod ros
cadit
cum ei viriditatem infudit;
ut et in te factum est,
o mater omnis gaudii.
Nunc omnis Ecclesia
in gaudio rutilet
ac in symphonia sonet
propter dulcissimam virginem
et laudabilem Mariam
Dei genitricem.
Amen.

Hildegard von Bingen (1098-1179)

Traduzione

Ave, nobile,
gloriosa
e intatta fanciulla,
tu pupilla della castità,
tu materia della santità
che piacque a Dio.
In te infatti avvenne
quella celeste infusione,
per cui il Verbo eterno
si rivestì di carne in te.
Tu candido giglio,
cui Dio rivolse lo sguardo
prima di ogni creatura.
O bellissima
e dolcissima;
quanto grandemente Dio si è
compiaciuto in te!
Nell’abbraccio del Suo fuoco
ha fatto germogliare in te suo Figlio
così che da te potesse essere allattato.
Così il tuo grembo
esultò di gioia, quando tutta
la sinfonia celeste sgorgò
da te, perché tu, o vergine,
portasti il Figlio di Dio,
dove rifulse in Dio la tua castità.
La tua carne provò gioia,
come l’erba su cui cade la
rugiada infondendovi
freschezza;
così è accaduto anche in te,
o madre di tutte le gioie.
Ora tutta la Chiesa
risplenda di gioia
e risuoni nell’armonia
per la dolcissima
Vergine Maria, degna di lode
madre di Dio.
Amen.